2018

LE VIRTÙ DELLA SOLITUDINE

di Alessandro Serafini

 

LA FRAGILITÀ DELL’APPARENZA

Di Alessia Cassarri

 

 

SEI DAVVERO INDIPENDENTE?

di Andrea Gombia

 

 

IN BUONE MANI

di Andrea Sposato

 

 

“CHI NON CREDE NELLA MAGIA E’ DESTINATO A NON INCONTRARLA MAI.”E CHI INVECE NELLA MAGIA CREDE?

di Mattei Barbara

 

 

IL CAMMINO DELL’ACQUA

di Fabio Brianese

 

 

“…E LASCERÒ TUTTO COME LO AVEVO TROVATO.”

di Massimiliano Raciti

 

 

IL MIO GRIDO

di Simona Marioloni

 

 

PICCOLO MONDO DIETRO LA PORTA

di Stefania Sabbi

“Un innocente col sorriso sulle labbra che passeggia nel giardino dei suoi sogni.”

JACQUES PRÉVERT

Lo stupore, la meraviglia e l’incanto di scoprire una bellezza nascosta che si cela in un piccolo borgo segreto. In altre parole questa è la magia dell’inaspettato.

Siamo nell’antico borgo di Rocca di Roffeno sull’Appennino Bolognese tra Cereglio e Vergato.

Qui sorge un vero angolo di paradiso, contraddistinto dalle tipiche borgatelle e dagli sparsi casolari incastonati nel verde dei boschi, sul pendio dei monti che gli fanno corona. 

Un piccolo feudo di origine medievale che fa da sfondo all’antica Pieve romanica di San Pietro di Roffeno, centro religioso e sede di una fonte battesimale che risale al XII secolo.

Gioiello di rara bellezza, che si è preservato nel tempo fino ad oggi, mantenendo perfettamente intatto il suo fascino originario.

Per chi vi giunge per caso o per la prima volta è una scoperta inaspettata, che lascia senza fiato e porta con la mente in un mondo fantastico. Come ad entrare in un sogno.

 

 

PADRE, FIGLIA E MADRE TERRA

di Valentina Bonetti

 

La Terra non l’abbiamo ricevuta in eredità dai nostri padri, ma in prestito dai nostri figli (Capo Indiano Navajo)

 

 

LA BELLEZZA DELLA SEMPLICITÀ

di Viktoriia Spolska

                   

Le cose che rinascono dalle macerie sono quelle belle perchè proprio in queste cose si vede l’immenso potere, la forza di vivere e di combattere nonostante tutto il resto.

 

 

IL MAZZO DI FIORI

di Silvia Carboni

 

Che fai laggiù bambina
Con quei fiori appena colti
Che fai laggiù ragazza
Con quei fiori seccati
Che fai laggiù bella donna
Con quei fiori che appassiscono
Che fai laggiù già vecchia
Con quei fiori che muoiono
 
Aspetto il vincitore.

                              

                          Jacques Prévert

 

 

La Bologna “goliardica” ed “irriverente”

di Ludovico Personè