Queste fotografie sono state esposte presso la Biblioteca di Casalecchio di Reno nel maggio 2014. Durante l’inaugurazione Vittorio Valentini, docente del corso, ha assegnato il primo premio a Susanna De Pascalis, con il lavoro Ho bisogno di mettermi in pace, e il secondo premio a Francesca Caldarola, con Lessico di un abbandono.
PEDALANDO CON LENTEZZA
di Antonio Valente
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PARLAMI D’AMORE MARIU’
di Monia Donati
“…E già, perché se ci pensate bene un momento, per stendere una corda tra il terzo piano di un palazzo ed il terzo piano di un altro palazzo è necessario che le signore inquiline dei suddetti appartamenti si siano parlate, si siano messe d’accordo.”…
“I panni stesi al sole sono tutti belli” dice Luigino.
“Il fatto che queste corde legano tutte le case l’una con l’altra è una cosa veramente importante…Dopo stesa la prima corda, le signore diventeranno più intime, litigheranno e si riappacificheranno…nulla di ciò che accade in una delle case può essere tenuto nascosto alle altre…
Nessuno è libero , ma nessuno è solo, ed il clima mite favorisce la solubilità delle notizie mantenendo aperte le finestre delle case ed i portoni dei bassi”.
Tratto da “Così parlò Bellavista” di L. De Crescenzo
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LA VITA DI PIAZZA
di Cinzia Mazzetti
Piazza Santo Stefano è tra le più belle piazze di Bologna ed anche tra le più amate. Ad ogni ora del giorno, bolognesi e turisti vivono la piazza in mille modi diversi: area pic-nic nelle giornate di sole, mercatino il Sabato, angolo romantico la sera. A volte, semplicemente, piove.
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IL TEMPO PASSA…E TU COME LO PASSI?
La creatività, la passione, la voglia di fare attraverso la mani…a qualsiasi età.
di Annalisa Groppi
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SOLITUDINE
di Davide Sabattini
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IL SEGNO
di Stefano Muratori
ovvero la bellezza della responsabilità di dover lasciare il segno ed il timore di non saperlo fare bene per…
incoraggiare a fare cose nuove senza la paura di sbagliare
affrontare le difficoltà sapendo che presto ripartirai
far capire che la vita non è sempre un gioco ma bisogna prenderla in allegria
insegnare ad avere l’umiltà di chiedere aiuto nei momenti più bui.
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“I sensi danno vita alle emozioni, le emozioni danno senso
alla vita.” Sonia Rolando
di Miriam Maruca
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TANTO TUONO’ CHE ALLA FINE PIOVVE
di Paolo Basso
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LA FONTANA DELLE FARFALLE
(opera di Tonino Guerra)
di Ivo Gianstefani
La Piazza…centro d’attenzione.
Adagiata sul bordo di un tappeto a mosaico.
L’acqua…per riprendersi
……poi riprendere il volo.
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GOCCE DI PRIMAVERA
di Tiziana Bassi
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HO BISOGNO DI METTERMI IN PACE
di Susanna De Pascalis
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CHI ATTRAVERSA IL TEMPORALE
di Maddalena Ricciardi
Ho potuto osservare nel giro di poche settimane la vita e la morte di uno spaventapasseri e ho visto l’analogia con l’esistenza di noi uomini…la quinta foto è il grande mistero…
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DETTAGLI (BREVE TOUR DI BOLOGNA)
di Claudio Gardini
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GLI OCCHI DEL MARE
Porticciolo di Isola delle Femmine (Palermo)
di Laura Ziveri
A Valeria e Veronica
Plasson avrebbe potuto continuare così per anni. Ma, di punto in bianco, decise un giorno di mollare tutto. E di andarsene. Un’idea molto precisa, e covata dentro per anni, se la portò via: fare un ritratto al mare. Plasson: “Il mare è difficile… [pausa] E’ difficile capire da dove iniziare. Vedete, quando facevo ritratti, ritratti alla gente, io lo sapevo dove iniziare, guardavo quelle facce e sapevo esattamente… Quando facevo i ritratti alla gente iniziavo dagli occhi… perché una volta che avevi disegnato gli occhi… [pausa] succede che tutto il resto viene da sé, è come se tutti gli altri pezzi scivolassero da soli intorno a quel punto iniziale…
E qui sta il vero problema che mi fa impazzire, sta esattamente qui… [pausa] … Il problema è: DOVE CAVOLO SONO GLI OCCHI DEL MARE? “
(tratto da “Oceano Mare”, di Alessandro Baricco)
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A
di Giacomo Rubin
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SCATTI IN LIBERTA’
di Magda Basso
Il vento sulla faccia
Libertà di informazione
Libertà di scegliere una direzione
Libertà di uscire la sera
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WOMAN’S COLOR…
di Giovanni Calvo
Il colore dell’emozione
Il colore dell’affermazione
Il colore della seduzione
Il colore della passione
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LESSICO DI UN ABBANDONO
Un’epifania fotografica e poetica dei luoghi della nostra città, consunti dal tempo e condannati alla decadenza per volontà dell’uomo.
di Francesca Caldarola
Poesie di Valerio Magrelli
Decadenza, Villino di Via Garibaldi.
In alto, in alto ancora. Oppure assisto a solo questo ascendere senza parteciparvi.
Ora sono la pietra refrattaria
messa nel focolare
per trattenere il massimo calore,
inerte, silenziosa ed irraggiante
un castone di fuoco
che nel buio arde morto
Catene, Albergo Pedretti
Resuscita nel numero
perpendicolare
treno sospeso anima
che solamente sale
senza orizzonte.
Ruggine, Ciminiera della Birreria Ronzani.
Ogni volto fotografato
è un’immagine bellica,
il punto di tangenza
tra l’aereo nemico e la nave
nell’attimo che precede l’esplosione.
Fermo nell’istantanea,
nel contatto flagrante tra due sguardi
immolato, ripreso
mentre le fiamme covano già
nella fusoliera crescendo
dentro i suoi tratti, vive
soltanto il tempo necessario
a compiere la missione del ricordo.
Consunzione, Casa rurale sul colle di Tizzano
Sembra quasi che tutta la natura
voglia dare le spalle alla luce
si volge le oppone il suo corponell’abbraccio
protegge il pallore.
Gli oggetti nascondono il volto
coltivano curvi ciascuno la sua ombra
come se l’ombra fosse il suo nome.
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