MIKE BRODIE – A Period of Juvenile Prosperity

“Mike Brodie è nato in Arizona nel 1985. Suo padre gli disse che aveva sposato sua madre solo perchè era strafatto. Suo padre ha passato più tempo in prigione che fuori. Sua madre lavorava duro come badante e donna delle pulizie, improvvisamente diventa credente e smette di bere. Fa battezzare anche Mike. Sua nonna guidava i camion ed era alcolizzata. Suo nonno amava le corse delle macchine e lo ha molestato da piccolo.”

Brodie a 17 anni decide di fuggire da tutto questo e inizia a “saltare” sui treni per attraversare gli Stati Uniti in lungo e in largo. Lascia la famiglia e trova una tribù. La tribù è particolarmente fotogenica, lui ha un talento naturale. Dal 2004 al 2006 scatta Polaroid e si firma “the Polaroid Kidd”. In seguito, Brodie si compra una Nikon F3 per 150 dollari. Ha viaggiato 50.000 miglia sui treni e ha scattato 7.000 fotografie. Molte di queste fotografie le ha regalate ai soggetti che in esse sono ritratti, soprattutto le istantanee, opere uniche, donate sui treni agli amici.

L’archivio che Brodie compone è un’immagine dell’America contemporanea meno nota e che si inserisce nella tradizione americana di certa fotografia di viaggio che incontrava e ritrova con Brodie una cultura sotterranea.
Mike Brodie viaggia verso un “altrove” non precisato assieme a tanti compagni di viaggio, ventenni come lui, generazione di un’America post-industriale e portavoce di una cultura post-punk, che condividono cibo, musica, narrazioni, limiti e scoperte; documenta la sua e le loro storie per dieci anni, dal 2004 al 2014.

Oggi Mike fa il meccanico e la fotografia è diventata un hobby, ma gli scatti ottenuti durante quei 5 anni di viaggio bastano per trasmettere la forza, il carattere e la sensibilità dell’uomo in questo periodo particolare.